domenica 3 aprile 2011

7 - Vale la pena provarci?


Torniamo a noi, o meglio, alla nostra Pallacanestro.

In questi ultimi tempi ho avuto modo di scambiare opinioni e discutere di basket con molte persone.

In linea di massima tutti concordano con me sul fatto che: A) la Pallacanestro vicentina sta attraversando un periodo di profonda crisi; B) la collaborazione tra società potrebbe essere lo strumento più indicato per rilanciare la nostra pallacanestro.

E' chiaro che me lo aspettavo; in fondo non ho fatto altro che mettere nero su bianco un'enorme ovvietà su cui, penso, resti poco margine per argomentare.
Se devo essere sincero, non mi ha nemmeno sorpreso che, in un modo o nell'altro, molti dei miei interlocutori mi abbiano fatto capire che i miei ragionamenti sulle collaborazioni tra società sono interessanti ma, fondamentalmente, viziati da una visione utopica della faccenda.

Forse è vero. Questioni economiche, rivalità tra le diverse associazioni, limitata visione d'insieme dei nostri dirigenti, orgoglio dei singoli allenatori ecc... sono asperità talmente importanti che, per essere superate, richiederebbero una apertura mentale e lungimiranza non indifferenti dei soggetti coinvolti.
Ammetto di non avere ulteriori validi argomenti per depurare le mie tesi da questo alone che potrei definire “visionario”. Mi limiterò, pertanto, a sottoporvi alcune vicende del passato più o meno recente del basket cittadino su cui, credo, valga la pena riflettere.


L'annata 1985 del VBG (categoria cadetti), è stata l'ultima squadra giovanile maschile di Vicenza approdata alle finali nazionali.
L'anno era il 2001 e quel gruppo era il frutto di una collaborazione tra VBG e Dueville.
Accanto ai vari Campiello, Selle, e compagnia del VBG, in quella stagione giocarono alcuni ragazzi di Dueville tra i quali vale sicuramente la pena menzionare il bravo Enrico Crosato.
Ma fu lo staff tecnico la vera ciliegina sulla torta. Infatti, assistente di Diego Canova (VBG), fu Nicola Fasolo(Dueville): le due società misero, quindi, il top delle loro risorse tecniche a disposizione della squadra offrendo perciò ai propri giocatori ed allenatori l'opportunità di vivere un'esperienza importante ed altamente formativa.
Lo stesso Diego, qualche giorno fa, mi raccontava che anche il sesto posto alle finali nazionali di Caorle, con il gruppo del 1972 da lui allenato, fu conseguito con una squadra formata da ragazzi dell'allora Pallacanestro Vicenza (da cui proveniva Eris Righetto), e Dueville (con Cumerlato, Tamiozzo, Perozzi ecc....).

L'altro ieri, un altro allenatore “storico” della Pallacanestro vicentina, Max Giugni, mi ricordava che le annate d'oro delle giovanili della Pallacanestro Vicenza dei primi anni 90 (molte finali nazionali raggiunte ed un terzo posto assoluto conquistato), nacquero grazie alla sinergia tra Pallacanestro Vicenza e Virtus Padova. Questa collaborazione, ricordiamolo , fu altresì decisiva per portare Vicenza in serie A nel 1993/94.

Non ho gran memoria quindi, per evitare di scrivere cose inesatte, non proseguo con i ricordi. Potrebbe essere però interessante se qualche lettore del BLOG, più documentato di me, intervenisse per raccontare altre vicende legate al nostro basket ed in particolare alla cooperazione tra le diverse realtà cestistiche vicentine.

Chiudo questo breve POST con 3 domande:
1 – Questi ed altri momenti brillanti della nostra Pallacanestro, sono stati:
A) fini a se stessi
B) hanno contribuito ad alimentare tutto il movimento cestistico vicentino.
[Sa hai risposto B passa alla domanda successiva]

2 – La serie infinita di difficoltà che ostacolano o azzoppano le collaborazioni tra due o più associazioni sono:
A) talmente insormontabili da farci accontentare del poco che abbiamo;
B) difficoltà importanti ma, considerate le enormi possibilità che si aprirebbero superandole , vale la pena provarci.
[Se hai risposto B passa alla domanda successiva]

3 – Da chi potrebbero partire oppure, detto in altro modo, chi potrebbe innescare il dialogo tra le varie società verso delle forme valide di collaborazione?
A) I dirigenti;
B) Gli allenatori;
C) Una figura esterno con l'esperienza, il carisma e la conoscenza cestistica necessari per riscuotere la fiducia delle varie società.
[Io risponderei........B. E voi?]

3 commenti:

  1. ciao coach Dego,

    è un dato di fatto che solo grazie alle collaborazione strette e proficue tra tecnici ,dirigenti e atleti di società diverse (unite alle indubbie singole competenze), negli ultimi trent'anni il basket Vicentino ha avuto degli exploit a livello nazionale.
    L'ultima testimonianza importante in questo senso è stata il frutto di una sinergia tra le società Schio , VBG e Dueville che con l'Under 15 femminile Gio Basket Dueville targate Kinder+Sport (allenatore Marina Pirani che saluto con stima) si è aggiudicata lo scudetto tricolore Under 15 femminile.
    Complimenti a loro che proseguono con l'esperienza!

    Un saluto
    Stefano Cecchin

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  2. Grazie Stefano per il contributo al BLOG. Sapevo di questo importante risultato delle ragazze vicentine ma non l'ho riportato in quanto non conoscevo bene i termini della collaborazione. E' un fulgido esempio di quanto possano portare lontano questo tipo di accordi.
    All'inizio del tuo intervento parli di 3 soggetti quali attori principali delle collaborazioni: dirigenti, allenatori ed atleti.
    Posso sbagliarmi, ma più ci penso e più mi convinco che, nella attuale realtà cestistica della nostra città, gli unici in grado di dare il giusto "input" per qualcosa di interessante e proficuo sono gli allenatori.

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  3. ciao coach sono Devid Righetto fratello di Eris, ho visto con piacere il tuo blog, se ti interessa e hai bisogno di informazioni fammi pure sapere anche tramite facebook. personalmete ricordo che abbiamo fatto delle belle finali nazionali anche noi con la mia squadra juniores a livorno 1996 e a pesaro 1998 con un roster formato da me, chiarello paolo,fra l'altro convocati in quegli anni in nazionale con allenatore Di Lorenzo e Messina, matteo ghiotto e altri ragazzi dei quali dovrei recuerare i nomi dai vari ritagli di giornale che ho tenuto. ricordo con affetto, visto che er un bambino e ammiravo Eris, le finali di Caorle che ha disputato mio fratello e che sono andato a vedere con i miei genitori una gran bella squadra, ben organizzata e con individualità all'altezza delle grandi realtà italiane.

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